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Il Selargius procede con l'assemblaggio della squadra, il tecnico Piras: «Vogliamo divertirci e raggiungere la salvezza»
«La spina dorsale c'è, ora la scelta dei giovani»

Il Selargius procede con l'assemblaggio della squadra, il tecnico Piras: «Vogliamo divertirci e raggiungere la salvezza»

Nel cantiere aperto di Selargius continuano i lavori per la costruzione della squadra che affronterà il prossimo campionato di Eccellenza. La retrocessione dalla serie D ha portato ad una rivoluzione quasi totale se si pensa che dei giocatori impiegati la scorsa stagione sono rimasti solo Carlo Callai (1994, 30 presenze) e Alberto Atzori (1995, 16 presenze) più i giovani Alessandro Fanunza (1996, 5 presenze) e Federico Squicciarini (1997, 6 presenze). La direzione dei lavori è stata affidata a Pierpaolo Piras, il simbolo della continuità perché l'ex allenatore della Juniores, nonché vice di Karel Zeman, ha seguito la prima squadra nelle ultime due gare della scorsa stagione dopo le dimissioni del tecnico palermitano. Ricostruita tutta la spina dorsale della squadra prendendo i portieri Andrea Asunis (ex Castiadas) e Mariano Atzeni, i difensori Andrea Berlucchi (ex La Palma), Gianluca Racano (ex Tortolì e Progetto Sant'Elia) e Daniele Pandori ('96, un ritorno dopo il presito dall'Orione 96), i centrocampisti Luca Damiano (ex La Palma) e Alessio Cossu (un passato nell'Alghero in C2) e l'attaccante Marco Mingoia (ex Arbus ma con trascorsi con Nuorese, Ghilarza e Samassi). Attorno a questi giocatori esperti per la categoria, più i quattro reduci sopracitati, dovranno ruotare una decina di fuoriquota tra tutti quelli che stanno facendo la preparazione e che sono stati utilizzati nel secondo tempo dell'amichevole giocata sabato contro il Muravera (persa 3-1 con gol di Mingoia) e quella di martedì contro gli Allievi Nazionali del Cagliari (persa 2-1 con gol di Mingoia su rigore). Due sconfitte che hanno comunque confermato che i rinforzi sono validi e che per i giovani c'è ancora tanto da fare.

 

Il tecnico Pierpaolo Piras, il rigore di Mingoia col Cagliari«Sto mettendo tutti alla prova - dice il tecnico Pierpaolo Piras - per capire quanti ragazzi del nostro settore giovanile possono far parte della rosa della prima squadra. Qualcosa di buono c'è ma sappiamo anche che l'Eccellenza è un campionato difficile, composto da squadre che bene o male si stanno tutte attrezzando per ben figurare e che impone una crescita immediata dei giovani e della squadra in generale. Queste amichevoli servono appunto a questo, a trovare l'amalgama e a scovare i giovani giusti al nostro interno». Nessuna promozione o bocciatura ma presto arriveranno le sentenze: «Siamo più di trenta e dobbiamo scremare il gruppo, un'altra settimana e poi faremo le scelte definitive». Il mercato imporrebbe un altro intervento su un reparto ancora da completare. «Ci manca un'altra punta, un attaccante da doppia cifra. Non sarà facile perché il mercato offre poco e, inoltre, siamo al limite col budget per la stagione, magari riusciremo ad avere un giovane molto bravo». Perché l'obiettivo della società, rinforzata anche dall'ingresso di alcuni dirigenti dell'Orione 96, è quello di mantenere la categoria dopo aver temuto il peggio. «Dicevano che il Selargius sarebbe sparito - osserva mister Piras - einvece siamo qui a disputare il più importante campionato di calcio della Sardegna. Tra l'altro, se avessimo inoltrato la domanda di ripescaggio saremmo stati ancora in serie D perché il punteggio era molto alto ma la società, giustamente, non vuole fare i passi più lunghi della gamba. Vogliamo raggiungere la salvezza e, nel farlo, cercheremo di divertirci. Abbiamo trovato giocatori esperti per la categoria che saranno d'aiuto ai nostri giovani».

In questo articolo
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2015/2016
Tags:
Sardegna