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Sant'Elia, Torres e Olbia regine del mercato, rivoluzione a Nuoro e Quartu
I movimenti di dicembre, come cambiano le rose

Sant'Elia, Torres e Olbia regine del mercato, rivoluzione a Nuoro e Quartu

Riparazione, rivoluzione e immobilismo. C’è di tutto nel mercato di dicembre che ha ridisegnato le rose delle 18 squadre di Eccellenza, in alcuni casi le ha addirittura stravolte come è avvenuto per Nuorese e Sant’Elena (e in parte minore Samassi), in altri casi ha permesso di dare un puntello forte ad un’intelaiatura importante, vedi Progetto Sant’Elia, Torres e Olbia, in altri ancora ha portato una semplice aggiustata nei reparti più carenti come per Valledoria, Castelsardo e San Teodoro. E non è detto che non paghi il fatto di aver lasciato il gruppo immutato così come è successo per Fertilia, Atletico Elmas e Taloro, che hanno scelto la strategia della continuità anche per salvaguardare il bilancio.

 

La corsa al vertice

Sette squadre racchiuse nello spazio di 8 punti si giocheranno la vittoria del torneo. Chi con maggiori chance, chi con rinnovate possibilità. I valori li ha già determinati la classifica dopo 18 giornate e la capolista PROGETTO SANT'ELIA, con i suoi 38 punti, resta in pole position anche in virtù del fatto che ha aggiunto ad un gruppo forte due pezzi da novanta come il difensore Lantieri e l’attaccante Cherchi. L’altra grande a movimentare il mercato è stata la TORRES (terza con 33 punti) che, dopo aver lasciato andare a suo tempo Cutolo, Tribuna e Cherchi, ha svincolato a dicembre gli attaccanti Ferreira, Alberto Mura e il trequartista Pinto. Questi ultimi tre sono stati rimpiazzati con altrettanti grandi colpi: la punta Mirko Matteo, ex Porto Torres, il bomber Marras dalla Nuorese e l’esterno Cristian Sias ex Castelsardo ma in forza all’Aprilia (serie D) in questi primi mesi. Sia Marras che Sias sono stati decisivi nell’ultimo turno dell’anno firmando il 2-0 contro il MURAVERA. Proprio i sarrabesi di Senigagliesi, scivolati al quinto posto (31) hanno dato un’assestata sulla fascia sinistra svincolando Nicola Lai e prendendo dal Sant’Elena Roberto Siddi (ai quartesi è andato il portiere Mereu). Lo strepitoso VILLACIDRO  delle ultime 7 partite (19 punti), che ha portato la matricola allenata da Grudina al quarto posto (32 punti), non ha ceduto nessuno della rosa ed ha aggiunto a centrocampo Riccardo Milia, ex faro del Carbonia. Un innesto dovuto all’infortunio di Marco Aresu che starà fuori per diversi mesi. Seste a quota 30 e a un solo punto dai playoff ci sono ATLETICO ELMAS e VALLEDORIA. E mentre i biancoverdi di Sergio Fadda i migliori acquisti fatti risultano poi essere quelli che hanno portato a trattenere i richiestissimi Piludu, Boi, Virgili e Musanti, i rossoblù di Gianluca Hervatin hanno potenziato l’attacco con il ritorno alla base dell’ex torresino Patrick Ferreira, brasiliano che l’anno scorso segnò 18 reti, e l’arrivo del giovane Alberto Mura (1991) sempre dalla Torres, svincolando l'argentino Parisi. Il loro innesto è coinciso col risveglio dei doriani (7 punti in 3 partite) dopo la frenata con le tre sconfitte di fila. Il CALANGIANUS, con l’ultima sconfitta, pare aver abbandonato le prospettive playoff. I giallorossi, con 26 punti all’attivo, sono l’unica squadre a fare da spartiacque in classifica: il quinto posto dista ora 5 lunghezze mentre il vantaggio su chi lotta per i playout è di 7 punti. Il cambio in attacco col Tempio (Grassi per Foresti) serve più che altro a raggiungere quanto prima la salvezza, traguardo principale per l’allenatore-giocatore Mamia anche se sognare non costa nulla.

 

La corsa salvezza

Non meno dura e affascinante la corsa salvezza che, dopo 18 giornate, vede invischiate due nobili del torneo. Ma se per l’Olbia è un dato ormai acquisito avendo registrato un lungo passaggio a vuoto tra la 7° e la 13° giornata, con le 7 sconfitte di fila, per la NUORESE è diventata una spiacevole novità determinata soprattutto da questo dicembre rivoluzionario che ha portato solo sconfitte (4 di fila) e un fuggi-fuggi generale di 10 elementi: dopo gli addii anticipati di Siazzu e Milia, sono arrivati quelli di Lantieri, Gavioli, Congiu, Bonetto e poi a ruota anche quelli di Marras, Garau, Mattiello e Pitta. Il tecnico Tatti si è nel frattempo dimesso mentre il presidente Cuccuru ha tamponato le falle con gli arrivi di Mingoia, Falchi, Cocco e Puddu, e quello imminente di Vaitkus, anche se la classifica è rimasta immutata (21 punti). L'OLBIA, invece, ha avviato la risalita, dapprima cambiando il tecnico, Sapochetti per Leggieri, e poi facendo tre acquisti eccellenti, Ferreli, Garau e Milia, più il giovane Sias ('91). I 18 punti sono pochi ma i bianchi sono destinati a tirarsi fuori dai bassifondi ben presto. Il CARBONIA ha avuto un’impennata nelle ultime due settimane (6 punti) grazie anche alla registrata alla rosa: la perdita grave di Milia è stata ben compensata dagli arrivi del giovane Claudio Mura e del bomber Simone Marini, entrambi a segno nel turno pre-natalizio. I minerari, con 23 punti, guardano con fiducia al girone ritorno. Il TALORO, a quota 21, è in leggera flessione: 1 punto in tre gare è frutto del pareggio a Quartu col fanalino Sant’Elena, inoltre dicembre non ha registato nessun movimento di mercato in casa gavoese. A quota 19 tre squadre con strategie differenti di mercato. Il GHILARZA ha preso Fabio Surano, elemento esperto e duttile, e scambiato col Macomer le punte (Arbau per Arca). Il TORTOLI' ha perso Ferreli, andato a Olbia per problemi di lavoro, e ha svincolato Senes e Cocco, trattenendo però i vari Porceddu, Ruggeri, Melis, Arrais, Corsi e Diouf corteggiati a lungo. Il tecnico Murgia conta sull’apporto dell’attaccante Roberto Mura appena rientrato da un lungo infortunio. Il SAMASSI è quello che ha cambiato di più; ora c’è da capire se in miglio. Gli addii di Mingoia, Scudu e Valluzzi, sono stati ben compensati con gli arrivi di Salvatore Iannini e Federico Ledda, da valutare invece la perdita del regista e capitano Ferraro, sostituito con l’argentino Romero. Il tecnico Erbì conta, soprattutto, di avere nel 2011 quella fortuna che è mancata in tante partite dove la squadra ha giocato bene ma raccolto pochissimo. Al penultimo posto, oltre alla già citata Olbia, due squadre che per organico e potenzialità potrebbero stare dove è ora il Calangianus. Il CASTELSARDO di Ravot ha l’attenuante di una squadra costruita a pochi giorni dall’inizio del torneo e rinforzata a dicembre dagli innesti importantissimi di Tribuna e Cutolo. Il SAN TEODORO, affidato nel frattempo alle cure di Mureddu, ha avuto troppi problemi di infortuni e squalifiche (tre ko di fila) ma gli arrivi del portiere Antonio Fortuna, del centrocampista Alessandro Mascia e della punta Marco Maniero sono di alto livello al pari di quello rappresentato dai vari Gutierrez, Monni, Elia, Manca, Lepore, Pittalis e Siazzu. Discorso a parte per il SANT'ELENA , mai vittorioso finora e staccatissimo con 6 punti in cascina. La rivoluzione di dicembre appare più orientata verso il prossimo campionato di Promozione che per tentare la permanenza in Eccellenza.

Fabio Salis

In questo articolo
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2010/2011
Tags:
Sardegna
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