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Usai, da Muravera a Malta con Oliveira: «Sarei rimasto in D ma è una chance da cogliere al volo, voglio fare carriera»
L'esterno: «Cresciuto tanto grazie a Senigagliesi»

Usai, da Muravera a Malta con Oliveira: «Sarei rimasto in D ma è una chance da cogliere al volo, voglio fare carriera»

A Malta con Lulù. Federico Usai ha deciso, lascia il Muravera dopo 4 stagioni in Eccellenza e affronta la prima esperienza da professionista al Floriana di Riccardo Gaucci affidato, per l'occasione, a Luis Oliveira (leggi l'articolo), ex tecnico dei sarrabesi e reduce dalla breve esperienza della scorsa stagione al Pro Patria in Lega Pro. Il 21enne originario di Teti giocherà nel club che ha chiuso al quinto posto nella BOV Premier League sfiorando l'accesso ai preliminari di Europa League e affronta l'avventura con la giusta carica e la voglia di sfondare nel calcio. «Quando ti arriva una opportunità così non puoi che coglierla al volo - dice con convinzione Usai - Voglio fare carriera a tutti i costi, devo puntarci su quest'avventura, ho un potenziale e sarebbe uno spreco non tentarci. È una serie A che può corrispondere alla Lega Pro in Italia ma è comunque un altro calcio rispetto a quello dilettantistico che ho fatto finora. E poi ho letto che potrei incontrare come avversari Miccoli e Moscardelli». Contratto di un anno più un'opzione per l'anno prossimo: «Mi è già arrivato il contratto, ai primi di luglio sarò a Floriana per la firma. Non vado là per fare un anno alla grande ma per fare carriera, se fai la partita giusta di fronte all'osservatore giusto questo può cambiarti anche la vita»

 

Federico Usai (1994) lascia il Muravera dopo 4 stagioniUna decisione convinta ma sofferta

«Certo che sì. Ho deciso da solo, i miei all'inizio erano scettici e in tanti me l'hanno sconsigliato ma io sono il primo ad essere convinto della scelta, l'ho fatta perché mi può far crescere fisicamente anche se non è certo la serie A italiana ma, soprattutto, sto andando con un allenatore che conosco bene, che mi ha voluto e che in futuro potrebbe portarmi in altre realtà se, ovviamente, continuerò a migliorare»

Un tuo ex compagno al Muravera, Alex Podda, ha già affrontato un'avventura a Malta ma l'anno scorso è rientrato in Eccellenza al Tortolì

«Ho chiamato subito Alex che è stato esaudiente dicendomi tutto sulla serie A a Malta, il cui livello non è altissimo. Non si può fare però un paragone con il suo percorso, dipende da tante cose, da come uno si gioca le carte, dal ruolo che fai. Per me è un'esperenza di vita, imparo una nuova lingua, sono giovane e se non la faccio adesso...»

Il Muravera puntava su di te anche per l'anno prossimo

«È vero, loro puntavano tanto su di me anche in serie D. Sarò sempre grato alla società e al presidente Aresu, non mi hanno mai fatto mancare niente, ho sempre ricevuto l'affetto di tutti e a Muravera mi sono sentito sempre uno di casa. Andar via mi dispiace, lascio un pezzo di cuore, ho passato 4 anni belli, ci sono tutti amici lì e i tifosi mi volevano bene. Appena posso andrò a trovarli prima di partire. Se non mi fosse arrivata questa proposta sarei rimasto, la serie D è un bel campionato. Il Muravera è un bel gruppo e farà bene dopo aver vinto meritamente un campionato di Eccellenza»

Senigagliesi ti ha sempre stimato e spesso pungolato, anche pubblicamente, che effetto ti faceva?

«Il mister a volte esagerava ma gli devo tantissimo e mi ha fatto capire molte cose. A me piace giocare davanti e mi ha cambiato ruolo, da terzino ho fatto la differenza e, anche se a livello difensivo devo migliorare tanto, ho avuto poche difficoltà contro gli avversari che giocavano a sinistra. I suoi rimproveri mi sono serviti e non poco, se ho fatto, come dicono in molti, un grande campionato il merito è suo e anche un po' mio che ci ho messo rabbia. Mi ha sempre spronato e dato più convinzione nei miei mezzi, quando mi "stangava" mi dava più carica, sia in gara che in allenamento. Per me era una sfida e le sfide mi piacciono, infatti non mi sono fermato niente, ho avuto problemi fisici ma ho sempre giocato anche a mezzo servizio»

Con Oliveira due campionati da fuoriquota sempre titolare

«Lulù è un grande, ha un carattere splendido ed è una persona straordinaria. Con lui abbiamo vinto la Coppa Italia regionale e fatto due turni nella fase nazionale, nel suo ultimo anno al Muravera sono esploso. Prima non ero considerato tra i giovani emergenti, lui mi ha dato sempre fiducia, credendo in me, mi diceva di svegliarmi perché potevo fare carriera. Il fatto di avermi chiamato per l'avventura a Malta dimostra la fiducia che ha in me, ha visto delle potenzialità che io intendo mettere in evidenza anche per ripagare questa fiducia»

Coi compagni a Muravera un grande rapporto

«Quando mi è arrivata la proposta per Malta ho chiamato subito il capitano Chessa, con lui ho giocato 4 anni e lo stimo tantissimo. Cristiano Augusto l'ho conosciuto in questo campionato ma abitavamo insieme e lo considero come un fratello, anche se di un anno più piccolo di me mi dava sempre consigli. Omar Porru è troppo forte, quest'anno ha avuto la sfortuna di infortunarsi, spero rimanga a Muravera. Nicola Sogus è tra i più seri del mondo, un vero professionista, mi ha sempre stimolato, mi ha fatto credere in me stesso e spesso mi diceva: "Non ci fai niente in Eccellenza ma devi metterci la testa". E io ce la metterò la testa. Con Sergio Nurchi, anche se non ci sentiamo per telefono, in campo avevo un grande rapporto, è formidabile come attaccante. Mirko Onano è una grande persona prima di essere un grande giocatore, i compagni li difende fino alla morte»

In questo articolo
Campionato:
Stagione:
2014/2015
Tags:
Sardegna