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Valledoria-Carbonia un mese dopo, mister Mannu: «Eravamo 11 sagome, ora ce la giocheremo alla pari»
Ci fu l’intossicazione alimentare, oggi si rigioca

Valledoria-Carbonia un mese dopo, mister Mannu: «Eravamo 11 sagome, ora ce la giocheremo alla pari»

Eccole lì Valledoria e Carbonia di nuovo in campo un mese dopo un’intossicazione alimentare che colpì nove giocatori minerari e il direttore sportivo Ollargiu. Oggi (ore 16) al comunale Bayslak si rigioca ciò che in quell’11 settembre si era inutilmente protratto per 45' con i padroni di casa che andarono al riposo sull’1-0. «Eravamo undici sagome in campo - ricorda il tecnico del Carbonia Graziano Mannu - quei 45’ potevano finire anche 5-0 per loro, i miei giocatori camminavano».

Mister, passato un mese chi arriva meglio a questa sfida?

«Stanno meglio loro, lo dicono i risultati. Vengono da tre gare nelle quali hanno prima battuto il Muravera poi rischiato di vincere in casa del Tavolara che ha pareggiato soltanto al 94’ e, infine, hanno vinto 3-1 contro il Calangianus. Stanno andando a mille»

Ma anche voi, però, domenica scorsa contro il Villacidro avete trovato la prima vittoria stagionale

«Sì stiamo crescendo anche se la vittoria c'è sfuggita diverse volte. Potevamo centrarla già dall’esordio in campionato contro il Castiadas, così come contro l'Atletico e l'Alghero, in queste tre gare siamo stati raggiunti sempre nei minuti finali mentre col Sanluri la gara doveva finire 0-0 e invece abbiamo perso al 94’»

Facendo i conti, quanti punti mancano all'appello?

«Senza voler esagerare dico almeno 5. E se ora fossimo a quota 11, con Pula e Castelsardo, per noi sarebbe stata tutt’altra classifica»

Oltre al fatto che avreste affrontato in maniera diversa gli impegni

«Ma certo, al livello mentale la squadra sarebbe stata più libera e invece ha spesso giocato con la paura di prendere il gol che, puntualmente, arrivava. Il condizionamento si avvertiva»

E si potrebbe aggiungere che quell’intossicazione alimentare l’avete poi pagata anche nelle domeniche successive

«Questo è un altro aspetto che pochi considerano. Per 10 giorni non ci siamo allenati a dovere, ho avuto giocatori febbricitanti o deboli, altri assenti perché impegnati in visite di controllo. Queste cose le paghi»

Oltre a voi, domenica hanno vinto per la prima volta anche Atletico e Nuorese

«Questo vuol dire che è un campionato equilibrato. La regola dei fuoriquota ha inciso in tal senso condizionando le scelte di noi allenatori per la squadra da mettere in campo. Tolte Torres e Olbia, che faranno corsa a sé, il resto delle squadre si equivalgono»

L'altra favorita della vigilia, il Tavolara, è già fuori da ogni discorso?

«La squadra di Tatti ha un organico di prim’ordine, sicuramente risalirà la china e, come minimo, centrerà i playoff. Probabilmente 11 punti di distacco sono difficilmente colmabili dalla testa della classifica visto che Torres e Olbia non perdono un colpo»

Proprio la Torres è la vostra prossima avversaria

«A loro ci pensiamo da giovedì, ora c'è la gara col Valledoria che sarà dura ma ce la giocheremo alla pari. Spero però di arrivare domenica a Sassare con qualche punto in più in classifica»

In questo articolo
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2011/2012
Tags:
Sardegna
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