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Vignati, il difensore-goleador: «I 4 gol? Merito di Angheleddu, un fenomeno. A Lanusei sto benissimo»
La capolista sfida il L.Dolce: «Test importante»

Vignati, il difensore-goleador: «I 4 gol? Merito di Angheleddu, un fenomeno. A Lanusei sto benissimo»

Tre gol in campionato e uno in Coppa Italia, partite giocate cinque. Detta così, sembra il curriculum di una punta di consumato valore e invece è quello di Fabio Vignati, difensore del Lanusei capolista del campionato di Eccellenza. Il 30enne romano, un passato nel Cagliari in serie A, è l'uomo in più sottoporta della matricola allenata da Francesco Loi, che è a punteggio pieno dopo tre giornate - insieme con il Ploaghe - ed è qualificata al secondo turno di Coppa Italia dopo aver superato il Taloro Gavoi. Se non sorprende il valore di Vignati come difensore, stupisce vederlo ad un gol dai capocannonieri del campionato - Andrea Usai, Giuseppe Corona e Sergio Nurchi - e al pari del bomber compagno di squadra Alessio Figos. La scorsa stagione, nel Porto Corallo, chiuse con un gol nella Supercoppa regionale contro il Tonara ma il segreto di questa importante partenza è presto svelato. «In estate mi sono tenuto allenato - spiega Vignati, sposato con una cagliaritana - e in preparazione abbiamo lavorato sodo e con continuità fin dal primo giorno, a differenza della scorsa stagione al Porto Corallo quando ci fu il cambio di panchina tra mister Cossu e Perra tra i turni di Coppa Italia e l'inizio del campionato. Sto bene fisicamente, grazie al gran lavoro che ci fa fare il professor Caligaris, mi sta andando molto bene nell'area avversaria e spero che continui così per me e il Lanusei».

 

Fabio Vignati, 3 gol in campionato e 1 in Coppa ItaliaQuanto c'è di merito in te nei quattro gol e quanto negli assist di Angheleddu?

«Marcello ha due piedi fenomenali, peccato solo non averlo avuto prima in carriera come compagno. Sui calci da fermo andiamo a saltare in quattro e siamo tutti oltre i 185 centimetri, gli avversari prestano le attenzioni maggiori su Gutierrez e Figos, io mi trovo spesso solo e il resto lo fa la precisione nel calcio di Angheleddu. Ora magari io sarò marcato più stretto e altri compagni potranno godere di più libertà»

Con Gutierrez avete deciso il match di Coppa contro il Taloro, chi vi ferma più?

«Pablo ci mette cuore, è fortissimo fisicamente e ha tanta esperienza, come caratteristiche ci completiamo. Ma mi sono trovato bene anche con Canzilla, un '95 che ha già diversi campionati alle spalle con le prime squadre»

L'anno scorso il compagno di reparto era Del Nero che ha fatto una decina di gol

«Evidentemente gli ho rubato qualche segreto (ride, ndr). L'anno scorso Manuele ha fatto i gol anche per me, quest'anno faccio da solo»

Ma segue l'Eccellenza e sa che lo supererai?

«Sì sa tutto, mi ha già chiamato e fatto i complimenti. Lui sta bene con l'Acqui Calcio in serie D ma gli manca la Sardegna. Credevo che qualche squadra sarda di serie D non se lo facesse sfuggire»

Marcello AngheledduChi non si è fatto sfuggire altri ex Porto Corallo è stato il Budoni, che ha preso Giunta e Di Prisco e ora pure Manis

«Ha fatto bene perché sono due ottimi centrocampisti. Prendendo Manis si sono rinforzati tanto in porta, Marco è un amico e mi ha fatto una cortesia lasciando il Muravera e l'Eccellenza, tanto rispetto per Goio che lo ha sostituito ma credo che la squadra di Senigagliesi si sia indebolita»

Il Lanusei che vince sempre dove vuole arrivare?

«Il nostro mister Loi, bravo e preparato, fa bene a ricordare che il Lanusei è una matricola che si affaccia per la prima volta nella sua storia in un campionato come l'Eccellenza e non è facile imporsi»

Ma, vista la squadra che è stata costruita, non si può dire che siate una sorpresa

«Ma io non lo dico perché so che ci sono giocatori importanti tra i miei compagni ma è anche vero che l'anno scorso si diceva che il Porto Corallo doveva vincere il campionato a mani basse e invece lo ha vinto la Nuorese e gli spareggi playoff li ha fatti il Fertilia. Per vincere, tutto deve incastrarsi per bene e non vanno mai trascurate certe cose, come gli infortuni o i rigori sbagliati. Noi ora pensiamo a gara dopo gara e poi vedremo se in primavera saremo ancora così in alto»

La prossima sfida vi mette a confronto col Latte Dolce, candidata ad un campionato di vertice e a due punti da voi

«Non li ho mai visti ma conosco il loro allenatore Paba che faceva giocare bene il Fertilia. Ha portato con sé giocatori forti come Mereu, Sini, Luiu e Santona, hanno preso pure Sias e confermato buona parte del gruppo che si è distinto anche in serie D, poi il loro settore giovanile sforna ottimi fuoriquota. Perciò dico che è la gara più difficile di questo inizio stagione, benché il San Teodoro che abbiamo affrontato all'esordio alla fine lotterà per i playoff, e che servirà per testare le nostre ambizioni»

Come si sta a Lanusei e in Ogliastra in generale?

«Io mi sono già innamorato di questa zona stupenda della Sardegna e ho trovato un club con una organizzazione che difficilmente ho riscontrato anche nei professionisti. Non ci fanno mai mancare nulla, ho avuto un problema al tendine durante la preparazione e il giorno dopo avevo fatto l'esame e già iniziato la terapia»

L'anno scorso, invece, hai saltato quasi tutto il girone di ritorno

«Ho avuto due ricadute per lo stesso infortunio, non voglio dare la colpa allo staff medico ma, al Porto Corallo, mancavano tante cose e, fra le tante, anche quello del recupero degli infortunati. Noi giocatori abbiamo fatto i nostri errori sul campo ma non era facile poter dare il massimo vista la mancanza di sostegno da parte della società»

Il riferimento è al mancato pagamento dei rimborsi? 

«Non è certo un mistero, ma è un argomento che non vorrei toccare adesso. Io credo nella parola del presidente Massessi anche se vedo che ogni settimana aggiungono giocatori alla rosa...»

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2014/2015
Tags:
Sardegna
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